CERIMONIA DEL 2 GIUGNO A COPPARO

Il grande tricolore è partito simbolicamente dall'ingresso dell'Ospedale di Comunità, che sino al 18 maggio scorso è stato Osco Covid. In silenzio, in suggestivo omaggio alle vittime del coronavirus. Ha raggiunto la piazza e dalla fontana monumentale è stato portato davanti alla residenza municipale, dove i Vigili del Fuoco Volontari di Copparo hanno issato una ancor più grande bandiera al suono dell’Inno d’Italia.
Questo il momento più suggestivo e toccante della cerimonia del 2 giugno, introdotta dall’Amministrazione comunale in occasione del 74° anniversario della Repubblica, pur nel rispetto delle vigenti misure di sicurezza.
La mattinata si è aperta con l’attesa inaugurazione della mostra permanente degli Archeologi dell'Aria che trova la sua sede al Museo La Tratta, impreziosita dai materiali dell'associazione Storia in Grigio-Verde. «Sono emozionata perché ridiamo vita all'unico museo di Copparo e restituiamo alla comunità questo luogo suggestivo e prestigioso – spiega l'assessore all'Associazionismo Bruna Cirelli -. Il museo fu aperto per qualche anno, poi chiuso, direi abbandonato: vederlo in quello stato l’ho sempre trovato un insulto a tutta la collettività. Questo spazio deve essere un importante luogo di attrazione turistica e dare vitalità al nostro territorio. Così abbiamo unito due esigenze: quella della riapertura e quella di AdA e Storia Grigio-Verde di avere uno spazio consono, poiché l’esposizione ad Ambrogio, nelle ex scuole elementari, era piuttosto sacrificato, essendo obbligati a una sorta di trasloco a ogni elezione per la concomitanza con la sede elettorale. Ora con orgoglio, possiamo dire che abbiamo un museo aperto al pubblico il sabato, la domenica e tutti i giorni festivi e che, grazie ai preziosi cimeli che vi sono raccolti, diventerà davvero un’attrattiva per e di Copparo».
Quindi la cerimonia in piazza, a cui hanno partecipato i singoli rappresentanti delle realtà istituzionali, militari, religiose e associative del territorio e a cui sono stati invitati i sanitari dell'Ospedale di Comunità. «Voglio da subito esprimere la mia più profonda gratitudine – si è rivolto a loro il sindaco Fabrizio Pagnoni -: grazie per esserci stati sempre ed esservi presi cura di noi tutti, in svariati modi e a prezzo di pesanti sacrifici, fino purtroppo persino a quello della vita. Vi abbiamo definiti i ‘nuovi eroi’, in prima linea nell’emergenza epidemiologica, e di voi non ci dovremo dimenticare nel dopo Covid, in particolare nel definire le politiche sanitarie del territorio e del Paese.  Convintamente vi annoveriamo oggi fra coloro che tutelano e salvaguardano la nostra nazione».
Il primo cittadino non ha mancato di rivolgersi anche ai copparesi «che, pur non potendo essere presenti fisicamente, sentiamo vicini, anzi, più vicini che mai, dopo che questa esperienza ci ha chiaramente mostrato il valore dell’unità e del senso di appartenenza alla comunità. Siamo tutti stati importanti gli uni per gli altri, fin nelle più piccole cose. E su questa strada mi auguro possiamo continuare ad essere una collettività coesa».
«Abbiamo voluto introdurre questa cerimonia, che speriamo possa diventare una sentita tradizione per Copparo – ha spiegato -, perché celebra una ricorrenza fondamentale per l’Italia, che scelse per sé un cammino di democrazia e libertà, e perché nella fase storica che stiamo attraversando abbiamo un grande bisogno di memoria e di simboli. Proprio per questo abbiamo voluto che la mattinata fosse incentrata su due elementi di particolare rilevanza: la presenza in questa piazza di tutte le componenti del nostro territorio e il tricolore, simbolo indiscusso della nostra storia e dei nostri valori, in una parola, della nostra identità. La Repubblica nacque dalla volontà di ricostruire e rinascere. Due concetti anche ora fondamentali, che dobbiamo perseguire, oggi come allora, coltivando la libertà e la legalità e puntando sulla collaborazione e sul dialogo. Dal 2 giugno 1946 prese il via una rinascita economica, sociale e culturale. Obiettivo anche nostro, adesso che siamo chiamati a inaugurare una nuova pagina fondata su partecipazione e responsabilità individuale e collettiva».

Ultimo aggiornamento

02/06/2020