NUOVA VITA PER IL MUSEO LA TRATTA

Sono in corso i preparativi per dare nuova vita al Museo la Tratta. I materiali dell’associazione Archeologi dell'Aria, la cui sede rimarrà ad Ambrogio, troveranno la loro nuova casa nella struttura di via Goito.
La settecentesca abitazione colonica con fienile, lambita dal Canale Naviglio, è stata individuata nel 1988 come sede della raccolta di materiali della civiltà contadina posseduta da Severino Peron, acquistata due anni prima dal Comune e arricchita poi da diverse donazioni. Il Museo delle tradizioni e della cultura materiale del copparese era però da diversi anni chiusa al pubblico delle visite.
L’operazione voluta oggi dall’Amministrazione comunale consentirà dunque di arricchire il contenitore museale di nuovi contenuti e, al contempo, di garantirne finalmente la fruizione. Sarà definita infatti una nuova convenzione che prevederà, fra l’altro, che Ada si impegni nella manutenzione della struttura e nella sua apertura sabato, domenica, festivi e in occasione di iniziative didattiche e culturali.
«Restituiamo pienamente alla comunità un luogo suggestivo e prestigioso – spiega l’assessore all’Associazionismo Bruna Cirelli -. Le due collezioni si sposano perfettamente, trattandosi di materiali coevi, che riconducono anche al tema delle campagne durante la guerra: ne sono due esempi l’occupazione delle case rurali da parte dei militari e il riutilizzo del materiale bellico da parte degli agricoltori. Inoltre questa soluzione ci consente di riaprire uno splendido spazio mantenendo la sua connotazione museale: uno spazio che merita di essere vissuto da copparesi e non e che potrà ospitare importanti eventi storici e rievocativi».
L’esposizione aprirà nella data simbolica del 2 giugno, con tutte le misure previste dall’emergenza: i locali sanificati avranno entrata e uscita distinte, sarà misurata la temperatura con un termoscanner  prima degli ingressi, contingentati, e saranno a disposizione i presidi di protezione.
Gli Archeologi dell'Aria stanno già lavorando per l’apertura, come spiegano il presidente Fabio Raimondi, Gianluca Mazzanti e Andrea Baroni. «Esporremo i materiali frutto dei nostri dieci anni di ricerca, che getta luce sulla storia del nostro territorio e non soltanto, essendo attivi dal nord al centro della penisola. Nucleo portante dell’allestimento sarà lo studio relativo ai sette aviatori recuperati ed identificati. Una parte degli spazi inoltre accoglierà le uniformi e i materiali dei soldati italiani dell’associazione Storia in Grigio-Verde».
 

Ultimo aggiornamento

28/05/2020