Green Economy, Patto dei Sindaci e territorio copparese

Giornata di lavori sui temi dell’energia, in occasione della Settimana Europea dell’Energia Sostenibile. Il convegno, organizzato dal Comune di Copparo, si è tenuto venerdì 27 giugno nella sala della Galleria Civica Alda Costa e ha fatto il punto sulla Green Economy e strategie di sviluppo per il territorio del copparese, alla luce del Patto dei Sindaci e degli obiettivi prefissati al 2020.

Nicola Rossi, nella sua relazione introduttiva ha ricordato l’importanza di aver aderito nel novembre 2010 al Patto dei Sindaci, ma soprattutto alla volontà di rimanere nel Patto dei Sindaci, lavorando per arrivare agli appuntamenti e alle scadenze in materia di risparmio energetico richieste dall’Europa.
Le cose da fare sono molte, ha continuato Rossi, dallo sviluppo del Paes, alla sicurezza idraulica, all’idrovia, progetto di interesse per tutto il territorio ferrarese. Senza dimenticare l’attracco commerciale sul Po Grande, in quanto racchiude molte valenze, da quella ambientale di far girare meno merci su gomma, a quello economico per tutte le aziende del territorio vasto.
Rossi ha poi sottolineato l’importanza che Copparo ha sempre dato alla collaborazione pubblico-privato, per le nuove politiche di sviluppo che devono tenere conto anche dell’impatto sociale. Il lavoro della politica è sicuramente quello di salvaguardare e migliorare le aree verdi urbane per rendere il territorio a misura di un vivere migliore. Ma la politica si deve far carico pure di portare avanti una progettualità per raggiungere obiettivi e finanziamenti europei.
Molti gli interventi “tecnici”, da quello di Stefano Farina che ha parlato del ruolo dell’ente locale, di Marco Balducci di Berco con le azioni in campo energetico di una grande impresa e di Sergio Nalli che ha invece parlato di cosa può fare una piccola, ma innovativa, azienda artigianale. Per poi passare a Raffaele Jacoel, consulente di Patrimonio che ha ricordato di come nel 2003 l’economia mondiale si sostenesse con il costo del petrolio a 23 dollari il barile e di come oggi la “sostenibilità” economica faccia i conti con un costo di 107 dollari il barile. Jacoel con questo raffronto ha voluto sottolineare il legame che stringe ancora oggi il petrolio all’economia e di come questo vincoli e limiti l’indipendenza in termini di politica economica di tutta l’Europa. Infine Sandro Pelati di Area ha ribadito la tendenza virtuosa del territorio che da un 43% di riciclaggio nel 2010 è oggi al 77% e punta al 90% nel 2020. I vantaggi sono innumerevoli e su più ambiti, ambientale con un minor inquinamento globale, economici con una spesa di incenerimento che è passata dai 3 miliardi di euro del 2010 a 1,8 miliardi attuali e sociale in quanto il sistema del Porta a Porta ha aumentato il numero degli addetti e quindi nuove assunzioni.


Maria Teresa Bertuzzi, ha esordito parlando del valore aggiunto fondamentale di aver messo il tema Ambiente in cima a tutte le politiche del territorio copparese. Sì perché ha dichiarato Bertuzzi, finalmente si parla di Politica; Green Economy era un termine radical chic, un pensiero a dir poco di nicchia. Non è più così, la realtà è che il concetto di aria, acqua e terra sono cambiati, anche nel pensiero delle persone. Le generazioni prima di noi pensando all’aria, all’acqua e alla terra li vedevano come un bene infinito. Infatti di certo l’aria in termini quantitativi non finisce, ma se andiamo a analizzare la qualità dell’aria che respiriamo e che respireremo il discorso cambia; analogamente per l’acqua e la terra. A questo la politica deve rispondere.
La scelta di Copparo di puntare solo su impianti di piccole e medie dimensioni si è rivelata vincente, la direzione (anche dei finanziamenti) è questa. Finalmente ci si è resi conto che l’autosufficienza dei grandi impianti dipende da fattori globali non controllabili.
Caterina Brancaleoni, della direzione e programmi fondi europei della Regione Emilia Romagna ha concluso la giornata di studi ricordando come le filiere del biomedicale e dell’industria creativa abbiano un futuro importante per i nostri terrori regionali. I finanziamenti europei saranno in due direzioni, Bologna città metropolitana e Regione, cioè in sostanze le città capoluogo e la relativa “area vasta” che le sottende.
L’Europa è indirizzata, nel periodo 2014-2020 a favorire gli interventi in tema di efficientamento energetico e miglior utilizzo delle materie prime. In sintesi, secondo Brancaleoni le risorse si aggireranno circa in 3 miliardi di euro (stante il vincolo del Patto di Stabilità) e una delle cose da fare subito è quella di ripensare al rapporto pubblico-privato, rivedendo anche il ruolo delle banche.

 

Interventi dei relatori:
NICOLA ROSSI
RAFFAELE JACOEL
STEFANO FARINA
MARCO BALDUCCI
SERGIO NALLI
SANDRO PELATI
CATERINA BRANCALEONI

 

Ultimo aggiornamento

11/07/2014