Itinerario turistico
Il territorio di Copparo
Sull'origine del nome Copparo gli storici non hanno certezze e da tempo cercano di ricostruirne l'etimologia. Il più antico documento che parla di Copparo sembra risalire all’anno 870 e si tratta di un privilegio di papa Adriano II che conferma a Firminiano e ai suoi fratelli la Corte di Formignana, allora confinante da un lato con "Cuparus et Caput canilis"(Coccanile). Copparo era noto, nella letteratura del tempo, come riserva venatoria e venne per questo costruito un castello adibito a dimora di caccia. Il castello fu distrutto dai Veneziani all'inizio del XVI secolo. Tornata la pace coi Veneziani, sulle rovine del castello Ercole II d' Este, tra il 1540 ed il 1547, fece costruire un palazzo, la Delizia Estense, l'ultima delle diciannove delizie costruite dagli Estensi nel ferrarese. La realizzazione del palazzo venne affidata all'architetto Terzo de Terzi, che progettò un imponente fabbricato composto da cinque torri collegate fra loro, ampi porticati, cortili interni e sale grandiose. A decorare l'edificio furono chiamati alcuni tra i più importanti artisti attivi a Ferrara, fra cui Girolamo da Carpi e Benvenuto Tisi da Garofalo, Battista Dossi e Bastianino. I dipinti vennero distrutti nel terribile incendio del 1808. Nel 1862 il Sindaco Spisani lo acquistò per conto del Comune e nel 1875 lo fece restaurare facendolo diventare sede della Residenza Municipale. L'ultima ristrutturazione dell'edificio risale al giugno 2003.
Un breve tour nel territorio di Copparo, porterà il visitatore a conoscere diverse emergenze di grande fascino. Oltre alla citata Delizia e alla Torre estense, unica sopravvissuta delle cinque torri del progetto originale del castello, incontriamo la Galleria Civica d'Arte Contemporanea Alda Costa. L'edificio, un tempo adibito a carceri mandamentali, ospita mostre estemporanee.
Nei giardini di fronte alla Delizia troneggia la Fontana Monumentale a ricordo dei caduti nei due conflitti mondiali. La fontana risale al 1935 su progetto dell'architetto Pietro Toschi da Forlì, e decorata dallo scultore ferrarese Enzo Nenci.
A pochi passi dalla Delizia, troviamo la chiesa di San Pietro e Paolo; la chiesa, probabilmente antecedente all'anno mille, ha subito diversi rimaneggiamenti fino ai giorni nostri. All'interno si conservano due pregevoli opere del pittore ferrarese Ippolito Scarsella, detto lo Scarsellino, tra cui "S. Pietro e Paolo" e "Santa Lucia". Il campanile risale al 1184 e fu bombardato il 30 gennaio 1945. Venne in seguito ricostruito diventando il simbolo delle vittime dei bombardamenti.
Un piacevole giro a piedi per il centro cittadino ci porta nella piazza grande, la Piazza del Popolo, dove sorge il Teatro Comunale De Micheli. L'edificio risale ai primi del Novecento e fu costruito da Enrico De Micheli. Acquistato dall’Amministrazione Comunale di Copparo, il teatro è stato ristrutturato e inaugurato nell’ottobre del 2004.
Tra le tante emergenze sottolineiamo, in via Goito 4, il Museo della Civiltà Contadina "La Tratta" dove sono rappresentati i tre cicli della tradizione contadina: il grano, la canapa e il vino.
Proseguendo lungo viale Idris Ricci, svoltiamo a destra per via Carletti dove al civico 108 incontriamo Casa Bighi, dimora dell'artista copparese, grafico e pubblicitario Dante Bighi; donata al Comune alla sua morte nel 1994, luogo di arte e di cultura.
A tre chilometri dal centro di Copparo sorge la chiesa romanica di S. Maria di Savonuzzo, detta di S. Venanzio, fu costruita nel 1344 sul dosso di un antico alveo fluviale per volere di Giovanni da Saletta, feudatario della zona, come indica la lapide murata sulla facciata. Egli intendeva dotare i suoi possedimenti di un luogo per la cura delle anime. Dopo diverse acquisizioni la chiesa fu donata nel 1983 dall'ultimo proprietario al Comune di Copparo e alla Ferrariae Decus. All'interno della chiesa sono stati recuperati alcuni resti di pregevoli affreschi di scuola bolognese del XIV sec. dedicati a storie di vita della Vergine.
In località Saletta, da non perdere la visita alla chiesa di San Michele Arcangelo, l’edificio risale al 1842, anno a cui risale la facciata. All'interno della chiesa si può ammirare un pregevole organo del Callido di inizio Ottocento.
In località Sabbioncello S. Vittore, sulla sponda sinistra del Po di Volano si trova La Mensa. La villa fu edificata per volontà di Bartolomeo della Rovere, vescovo di Ferrara dal 1474 al 1495, nipote di papa Sisto IV e fratello del successore di costui, Giulio II, Giuliano della Rovere.
L'edificio presenta ancora molti caratteri quattrocenteschi pur essendo stato modificato nel Seicento e nel Settecento. Ha una pianta poligonale e un cortile a chiostro. La facciata, volta a occidente, si prolunga con due muraglie (sormontate da merlature) che immettono nei cortili di servizio laterali alla villa. Il palazzo, acquistato da Comune di Copparo e Provincia di Ferrara è attualmente in restauro. Il complesso monumentale può essere visitato durante le varie iniziative organizzate annualmente.
Terminiamo questo breve giro turistico con un cenno alla tenuta di Zenzalino, azienda agricola di 650 ettari a circa tre chilometri dal centro di Copparo, dove si trova il Palazzo padronale, inserito in un parco di circa tre ettari di piante secolari. Il Palazzo risale al XV secolo, venne riedificato nel XIX secolo ed attualmente è dimora privata. La proprietà è privata e non accessibile al pubblico.