A COPPARO IL LABARO DI ALDA COSTA

Nell’ambito delle cerimonie del 25 aprile, uno speciale spazio sarà dedicato al ricordo dell’80° anniversario della morte di Alda Costa, il 30 aprile 1944.
La commemorazione si terrà, alle 12 di giovedì 25 aprile, nella galleria civica che porta il nome della maestra elementare, dirigente socialista e convinta antifascista. E sarà introdotta dall’intervento di Roberto Parisini, docente di storia contemporanea dell’Università di Ferrara, che approfondirà la figura di Alda Costa, la cui vicenda fu rievocata da Giorgio Bassani ne “Gli ultimi anni di Clelia Trotti.
Un momento particolarmente emozionante sarà la consegna alla comunità copparese della donazione di Gian Paolo Bertelli dell'Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, che ha voluto fosse il Comune di Copparo a conservare il labaro realizzato dal premio oscar Carlo Rambaldi, che raffigurò Alda Costa sulla seta di un paracadute alleato. Il labaro, commissionato per la sede del Psi, è datato 1948: fu esposto in una mostra di cui esiste documentazione probante fotografica e si ritrova in un’immagine della cerimonia ferrarese della Liberazione del 1950.
«Ho trovato e acquistato il labaro in un mercatino circa vent’anni fa – ha spiegato Bertelli, affiancato da Fausto Bonazza, presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri -. Ho poi condotto ricerche per documentarne la veridicità. Ho avuto diverse richieste, ma ho sempre rinunciato alla vendita e desidero che lo abbia Copparo, paese dove Alda Costa è stata imprigionata ed è morta, affinché lo esponga».
«È il regalo più prezioso quello che rinnova e testimonia la nostra storia e per questo esprimo la massima gratitudine della nostra comunità – ha ringraziato il sindaco Fabrizio Pagnoni -. Lo esporremo nel corso della cerimonia dell’anniversario della Liberazione e, al termine dei lavori di riqualificazione della Galleria Civica Alda Costa, programmati per il prossimo 29 aprile, troverà la sua collocazione proprio lì, dove si svolgono numerose attività e potrà essere ammirata dal maggior numero di persone».
Alda Costa, arrestata il 15 novembre 1943, a seguito dell'uccisione del federale repubblichino ferrarese Ghisellini, fu tradotta nelle carceri copparesi, da dove, a causa di un ulteriore peggioramento delle già precarie condizioni di salute, fu condotta nell’ospedale mandamentale, dove morì di leucemia. L’iniziativa copparese consentirà di ripercorrerne la figura di insegnante, propugnatrice di “una scuola umana e universale”, e di attivista politica, strenua avversaria del regime, tanto da essere mandata al confino e da essere più volte incarcerata, fino al funerale blindato, alla sola presenza del direttore delle carceri e del parroco.
 

Ultimo aggiornamento

20/04/2024