25 APRILE A COPPARO

È partita dalle frazioni la cerimonia in occasione del 78° anniversario della Liberazione. La deposizione delle corone si è tenuta a Ponte San Pietro, a Cesta, a Coccanile, ad Ambrogio, a Gradizza, a  Sabbioncello San Vittore, a Sabbioncello San Pietro, a Fossalta, a Tamara e a Saletta, per poi proseguire con i monumenti e le lapidi del capoluogo.
In piazza sono stati pronunciati i discorsi di commemorazione, alla presenza delle autorità religiose, civili e militari, delle associazioni d’arma e combattentistiche, fra cui per la prima volta l’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani.
"Chi ancora oggi attacca il 25 aprile, offende la memoria delle partigiane e dei partigiani e si pone fuori dalla democrazia, dalla storia e dalla civiltà -ha affermato il segretario della sezione “C. Sartori” Anpi, Ugo Selmi -. Esprimiamo preoccupazione per le dichiarazioni, le decisioni e comportamenti di alcuni rappresentanti delle istituzioni e della politica che, in vari casi, sono apparse divisive e del tutto inadeguate rispetto al ruolo istituzionale esercitato. Anche dopo 78 anni dalla Liberazione, noi dell’Anpi vogliamo far risuonare il nostro richiamo, per radunare i delusi, i disciolti e i dispersi, chiamandoci tutti nuovamente a raccolta. Camminiamo insieme, fianco a fianco, e orientiamo il nostro comune impegno alla luce di chi ci ha preceduto nella lotta, affinché noi fossimo liberi di portare avanti la nostra e terminare quanto ancora incompiuto".
Il sindaco Fabrizio Pagnoni ha ricordato le diverse anime della Resistenza "che seppero convogliare tutte le proprie forze nella lotta al nazifascismo".
"Non posso nascondervi, proprio oggi, tutta la mia preoccupazione nel vedere affermarsi una vis polemica tanto accesa e una dilagante visione dell’altro come nemico - ha affermato -. Una visione rispetto la quale la comunità è talvolta permeabile: sono recenti episodi in cui il dibattito è stato distruttivo, più che costruttivo, in cui si è accusato prima di confrontarsi e in cui la faticosa ricucitura ha lasciato qualche cicatrice. Io credo fortemente nella pacificazione, credo nel dialogo e nella coesione, credo che i nostri valori siano inscalfibili. Giornate come questa sono dovute a noi stessi e a chi ci ha permesso di essere qui, liberi, ma per la loro stessa essenza, per il loro significato profondo, proprio queste giornate ci impongono di vivere all’insegna dell’unità non dello scontro, all’insegna del confronto che sia fattivo e concreto, a vantaggio della comunità, non della polemica fine a sé stessa. Perché i principi fondanti della nostra democrazia restano indiscutibili, scritti come sono dalle vite e dalle morti dei tanti che oggi commemoriamo, le cui storie e le cui azioni dobbiamo far conoscere e comprendere pienamente alle giovani generazioni".
Nel pomeriggio Archeologi dell'Aria, Anpi e Pro Loco, con il patrocinio del Comune, hanno proposto La Tratta in Festa, al museo La Tratta, con l'apertura dell'esposizione museale e dello stand gastronomico, i saluti delle autorità e il concerto Mercanti e Servi.

Ultimo aggiornamento

26/04/2023