NO ALLA GUERRA E VICINANZA ALLA POPOLAZIONE UCRAINA

Il “no” di Copparo alla guerra è risuonato forte durante l’iniziativa organizzata dall’Amministrazione, venerdì 24 febbraio, nell’anniversario del conflitto in Ucraina, a cui ha preso parte una nutrita rappresentanza della comunità ucraina copparese.
Un “no” che si è sostanziato in tanti piccoli grandi gesti. L’abbraccio a Tatiana che ha ceduto al pianto: lei, psicologa, è fuggita con i suoi tre figli, ma il marito sta combattendo. L’esecuzione fra le lacrime dell’inno nazionale ucraino, intonato avvolti nelle bandiere blu e gialla. Il minuto di raccoglimento che si è sciolto in un applauso in onore delle vittime di un Paese martoriato.
La manifestazione di pace è iniziata con il simbolico corteo attorno ai giardini di piazza Libertà, durante il quale sono state scandite a più riprese le acclamazioni a una Ucraina libera.
Quindi il raccoglimento davanti alla sede comunale e la riflessione su quanto accaduto negli ultimi dodici mesi: migliaia di morti, dieci di milioni di profughi e sfollati, distruzione e atrocità.
«Non abbiamo ancora capito – ha tuonato il sindaco Fabrizio Pagnoni, affiancato dal vicesindaco Simone Grandi e dall’assessore Bruna Cirelli -. Nonostante i conflitti del passato, non abbiamo ancora imparato che la guerra è sempre lo strumento sbagliato: è inutile, foriere solo i morte e di tragici effetti. Oggi siamo qui per dare una concreta e attiva testimonianza della nostra contrarietà alla guerra, di cui i primi a pagare le conseguenze sono gli innocenti, e della nostra volontà di pace. Lo diciamo a fronte di vite spezzate, di affetti perduti, di esistenze normali spazzate via. Siamo vicini ai cittadini ucraini sul nostro territorio, che ha ospitato e ospita diversi profughi, e a quelli che sono rimasti in patria: a loro va il nostro affetto e la nostra solidarietà».
Iana Zhovnovska ha portato la testimonianza della comunità ucraina. «Grazie, grazie a tutti dell’aiuto venuto da Copparo e dal popolo italiano, che ha accolto la nostra gente e fornito aiuti. Dobbiamo avere forza e avere fede: Dio è con noi, basta pregarlo. Gloria all’Ucraina».

Ultimo aggiornamento

24/02/2023