50ª COMMEMORAZIONEDI ARMANDO SEPE

Nell’anno del 50° anniversario della morte del vicebrigadiere dell’Arma dei Carabinieri Armando Sepe l’omaggio della comunità di Copparo è stato affidato a tre momenti, resi ancora più toccanti dalla presenza del figlio del militare. Proprio Giuseppe ha testimoniato l’importanza di queste cerimonie, anche per lui che, piccolissimo quel 17 gennaio del 1973, non conserva ricordi di quanto è accaduto al papà e dalla commemorazione annuale riceve sempre emozioni forti.
La mattinata si è aperta con la messa officiata nella chiesa dei SS. Pietro e Paolo da don Stefano Bortolato, che ha ricordato come il sacrificio del sottufficiale, insignito della Medaglia d’Argento al Valor Civile, espliciti «cosa significa essere una persona, una buona persona» e come il suo sia un esempio di «eroicità quotidiana».
Vi hanno partecipato il sindaco Fabrizio Pagnoni, con il presidente del Consiglio comunale Alessandro Amà, il vice prefetto di Ferrara Maria Claudia Ricciardi, i rappresentanti delle forze di polizia e delle forze armate provinciali, il vice comandante della Legione Carabinieri Emilia Romagna, colonnello Fabio Coppolino, il comandante provinciale Carabinieri di Ferrara, colonnello Alessandro Di Stefano, il comandante della Compagnia Carabinieri di Copparo, maggiore Manuel Scacchi, la vice presidente della Provincia Laura Perelli e i rappresentanti dei Comuni del comprensorio. Erano presenti anche esponenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri (Anc) in congedo e della Onaomac, Associazione Nazionale Assistenza agli Orfani dell’Arma dei Carabinieri, nonché gli studenti delle classi 3ªC e 3ªF della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Copparo, accompagnati dal dirigente scolastico Domenico Marcello Urbinati, i quali, al termine della funzione religiosa, hanno anche letto alcune loro riflessioni sul tragico evento e sul gesto eroico del vicebrigadiere Sepe.
La giornata è proseguita con la deposizione della corona alla Fontana Monumentale e al collegamento con il Comune di provenienza del militare, Carinaro, il cui sindaco Nicola Affinito è riandato con la memoria ai funerali di Stato svoltisi in terra campana e, insieme ai fratelli e alle sorelle di Sepe, ha rimarcato l’importanza di tramandarne i valori e le radici ai giovani, i quali, rappresentati dalle classi della seconda media, hanno proposto la loro analisi su questo simbolo di coraggio e altruismo.
Il maggiore Scacchi ha sottolineato il «dovere morale e professionale di ricordare Armando Sepe e il suo servizio, rispetto al cui modello l’Arma vive e opera quotidianamente sul territorio». In chiusura del collegamento, che ha visto un momento di raccoglimento e diverse testimonianze, il sindaco Pagnoni ha sottolineato «il collegamento fra le due comunità stretto nel nome di Armando Sepe e del suo gesto, rispetto al quale abbiamo un debito di gratitudine».
 

Ultimo aggiornamento

17/01/2023