CRESCE LA COLLETTA ALIMENTARE A COPPARO

L’iniziativa solidaristica più grande d’Europa è la Giornata nazionale della Colletta Alimentare, che da 26 anni si svolge l’ultimo sabato di novembre.
Nella residenza municipale di Copparo è stato presentato martedì 22 novembre l’appuntamento promosso dalla Fondazione Banco Alimentare, che tornerà dunque il 26 novembre e che nel territorio ha impegnato nel 2021 circa cento volontari in sei punti vendita per una raccolta di 3,6 tonnellate di alimenti non deperibili da donare alle persone in difficoltà.
«Ringrazio i protagonisti di questa meritoria iniziativa, che a Copparo allarga la platea di aderenti con l’ingresso, per la prima volta, della scuola primaria: è importante trasferire il messaggio di altruismo alle giovani generazioni – ha affermato il sindaco Fabrizio Pagnoni -. La Colletta Alimentare si inserisce quest’anno più che mai in un contesto di difficoltà, ma non mancherà di dare i suoi frutti il cuore grande della nostra comunità, di chi dona e di chi opera come volontario».
A testimonianza dello spirito dei numerosi volontari Antonio Lovo ha raccontato di aver iniziato la raccolta nel 1999, su proposta da alcuni amici, e di non avere mai smesso da allora. «Continuo a farla – ha spiegato – perché la riconosco come un gesto di carità, un momento privilegiato per me e per chi è con me, grazie al quale faccio esperienza dell’amore di Cristo per noi».
Su questo si è soffermato anche Angelo Pavan, responsabile di zona della Colletta Alimentare. «È per riconoscenza e gratitudine per quello che ho e ricevo che ho iniziato a partecipare alla vita del Banco Alimentare. Da questa esperienza si è sviluppata una storia in questo paese, fatta di rapporti significativi tra persone diverse per interessi e appartenenze che ogni anno si mobilitano per questa iniziativa. Siamo partiti in due in un punto vendita e quest’anno saremo un centinaio in dodici negozi e supermercati del distretto».
Marco Comissari, responsabile regionale della Colletta Alimentare, ha dato conto dei numeri di questo impegno: nella provincia di Ferrara sono state raccolte quasi 68 tonnellate in 109 punti vendita grazie all’adesione di 1.300 volontari e in regione ne hanno beneficiato 125mila persone bisognose. «La povertà non arretra, anzi, assume forme nuove e comincia ad essere evidente anche in Emilia Romagna. Questo è un aiuto concreto, che ci consente, nella mancanza dell’avere, di coltivare l’essere».
 

Ultimo aggiornamento

22/11/2022