ADDIO AL MAESTRO DANIELE BARIONI

A salutare il grande tenore Daniele Barioni sono state le note dell’Ave Maria da lui stesso interpretata: la voce del maestro ha risuonato nelle navate della chiesa dei Santi Pietro e Paolo in chiusura delle esequie del pomeriggio di giovedì 10 novembre. Il funerale si è tenuto nel paese che ha dato i natali a colui che, figlio di agricoltori, fece tremare il Metropolitan di New York: Copparo, dove è stato proclamato il lutto cittadino, con l’esposizione delle bandiere listate a lutto, come listato a lutto era il gonfalone del Comune.
«Quanto ha compiuto Daniele Barioni è sotto gli occhi di tutti noi – ha affermato don Daniele Panzeri -: quanto è stato grande nel suo ruolo e quanto ha ben sfruttato il dono di Dio di una voce che ha saputo entusiasmare il mondo. Mi piace pensare che sia in Paradiso e canti davanti al Signore: lo immaginiamo sorridente dare lode a Dio e cantare la bellezza della vita». Una cerimonia emozionante all’insegna della musica: del coro “Va Pensiero” dal “Nabucco” di Verdi e del “Nessun dorma” dalla “Turandot” di Puccini.
A salutarlo, stringendosi alla famiglia di Barioni, le autorità cittadine, a partire dal sindaco Fabrizio Pagnoni, con il presidente del Consiglio Comunale Alessandro Amà, il vicesindaco Simone Grandi e l’assessore Bruna Cirelli, le forze dell’ordine, il commissario della Camera di Commercio Paolo Govoni, amici e ammiratori che hanno così voluto omaggiare uno dei talenti più grandi del bel canto. Sono giunte anche le condoglianze dell’arcivescovo di Ferrara Gian Carlo Perego, che avrebbe dovuto officiare la cerimonia, ma che è stato trattenuto a Roma.
«Non potevamo lasciarti andare senza esprimerti per l’ultima volta il nostro grande amore, il rispetto per la tua generosità sempre a disposizione – ha detto Franca Orsini, presidente dell’Associazione Daniele Barioni, ripercorrendo “una vita che tanto ha dato e tanto si è presa” -. Ti siamo grati per averci donato la tua presenza, senza risparmiarti. Ti dobbiamo però rimproverare, perché non eravamo pronti: la tua partenza inaspettata ci ha stupiti e affranti, mentre avevamo ancora tante cose da fare. Ora non ci resta che la tua voce immortale, “la più bella voce tenorile del Novecento”, come ti definì Del Monaco. Fai buon viaggio».
Daniele Barioni è stato sepolto nel cimitero di Copparo, da dove era partito per conquistare i palcoscenici di tutto il mondo.
 

Ultimo aggiornamento

10/11/2022