IL 1° MAGGIO A COPPARO

Sfidando il meteo ed evitando la pioggia, il “1° Maggio a Copparo” ha celebrato al Parco La Tratta la Festa dei Lavoratori. Come vuole la tradizione, è stato un pomeriggio all’insegna della musica con Alex Mari & The Lovers, accompagnata dal punto ristoro a cura dell’associazione Antichi Sapori e dall’apertura del Museo La Tratta.
L’evento, organizzato dal Comune di Copparo in collaborazione con Archeologi dell’Aria, Associazione Storia in Grigio-Verde e ComArt, è stato preceduto dalle riflessioni del sindaco Fabrizio Pagnoni e di Alberto Finessi, in rappresentanza delle tre sigle sindacali.
Al centro dell’analisi l’emergenza sanitaria, divenuta via via anche economica e sociale, e la guerra in corso in Ucraina.
«Non possiamo dimenticare tutti coloro che a causa della crisi il lavoro lo hanno perso e che oggi lo devono ancora ritrovare – ha affermato il primo cittadino copparese -. Non possiamo dimenticare tutti coloro che oggi rischiano di perderlo, perché i costi energetici arrivati alle stelle e la scarsità di materie prime sta minando le basi del nostro sistema produttivo, con la conseguenza che proprio ora che dobbiamo recuperare il terreno perduto ci troviamo a rifiutare gli ordini e le commesse, a fare cassa integrazione, a lasciar scadere i contratti dei tempi determinati, a chiudere le imprese. Così come non possiamo dimenticare tutti quelli che oggi perdono la vita sul lavoro perché ancora troppo spesso vengono ignorate le anche minime condizioni di sicurezza. E allora dobbiamo tornare ancora una volta ai nostri fondamentali, al nostro lavoro che resta per tutti noi ragione di vita, propulsione e stimolo che ci permette di difendere i nostri cuori, le nostre famiglie, il nostro territorio, la nostra comunità, di essere liberi di crescere insieme».
A nome di Cgil, Cisl e Uil Finessi ha ripreso la tematica di questo 1° Maggio "Lavorare per la Pace" per proporre «una società civile migliore, perché la festa dei lavoratori ha sempre costituito un momento importante per modificare in positivo la società in cui viviamo». Parlando di lavoro in pericolo, il focus si è incentrato sui tre più grandi stabilimenti produttivi della provincia che «sono a grande rischio»: fra loro proprio la copparese Berco, «in cassa integrazione perché il caro energia e gli alti costi delle materie prime la fanno produrre in perdita». «C'è bisogno di una grande alleanza territoriale tra istituzioni locali e organizzazioni sindacali, ma anche con le associazioni datoriali, perché, se queste grandi aziende chiudono, alle migliaia di addetti diretti rischiano di aggiungersi anche gli occupati nei servizi, tra gli artigiani, nella logistica, nei trasporti, e il danno economico si allargherà all'intero tessuto economico locale. C'è bisogno di unità per superare la crisi, non di divisioni, non di marcare le differenze, tra chi è con me e chi è contro di me, tra chi è in pensione e i giovani, tra lavoratori e disoccupati, tra capitale e lavoro»
 

Ultimo aggiornamento

02/05/2022