ALFIO FINETTI, TORNA A COPPARO

L’Amministrazione comunale vuole omaggiare Alfio Finetti, un copparese che ha segnato un’epoca, raccontando per mezzo secolo in musica i ferraresi, il territorio e il mondo, nella lingua maggiormente caratterizzante ed espressiva: il dialetto.
La giunta ha approvato l’accettazione della donazione liberale di beni artistici appartenuti al padre da parte di Rita Finetti, figlia del noto cantautore nato ad Ambrogio nel 1933. Ha ritenuto infatti questo materiale, che incrementerà il patrimonio culturale del Comune, di interesse per cittadini, visitatori e utenti e importante per dare forza alla valorizzazione del tessuto artistico locale e allo sviluppo di un processo culturale e turistico, rappresentando anche una fonte d'ispirazione artistica e un arricchimento culturale per la comunità.
Per ospitare la donazione è stata individuata una collocazione maggiormente adeguata e idonea: gli spazi del Teatro Comunale De Micheli.
«Siamo molti grati a Rita per il suo gesto di straordinaria generosità – afferma il sindaco Fabrizio Pagnoni -. Privarsi di oggetti di incommensurabile valore affettivo per farne dono a tutti noi rappresenta un atto di profondo amore verso Copparo, che ha dato i natali a papà Alfio e che ha il piacere, ma anche il compito di preservarne la memoria e la rilevanza nel mondo musicale e artistico. Nessun luogo ci sembra migliore del nostro teatro». Finetti ha inciso 20 album e 200 canzoni, fra cui l’inno ufficiale della Spal, di cui era tifoso; ha composto il musical “Passeggiando nel 2500 e rotti”, con scene realizzate da Carlo Rambaldi; ha scritto libri e raccolte di poesie.
Fra gli omaggi al celebre cantautore copparese scomparso nel 2018, anche la nuova denominazione della stagione dialettale del De Micheli, che vedrà protagoniste le compagnie Quei da Cupar, il 9 aprile, e Insieme X Caso, il 23 aprile. “T’arcordat cla síra?” è infatti un verso del testo di “Turnàr a Cupàr”, la canzone dedicata al suo paese d’origine.
«Alfio Finetti – rimarca il primo cittadino - tornerà a Copparo, di cui è riconosciuto patrimonio e che ne conserverà e ne trasmetterà la memoria».

Ultimo aggiornamento

04/04/2022