SPORT E PERIFERIE, MANCANO RISORSE PER COPPARO

È stata pubblicata la graduatoria definitiva del Bando Sport e Periferie 2020, al quale il Comune di Copparo ha candidato il progetto “Nuovo Centro Tennis: ristrutturazione edilizia del palazzetto e riqualificazione dei campi esterni”. La progettazione copparese è stata ammessa a finanziamento, ma risulta non finanziabile per il riparto 80% Mezzogiorno‐20% Centro Nord: appena la decima delle 143 non finanziabili per questo motivo.
«Non si tratta di una bocciatura – spiega il sindaco Fabrizio Pagnoni - e ringrazio i progettisti di Patrimonio, che sono stati in grado di preparare un progetto in modo tempestivo, ottemperando a tutti i requisiti richiesti e riuscendo a centrare un buon punteggio, pur partendo da un indice Istat di vulnerabilità sociale e materiale poco ‘premiante’. Il “Nuovo Centro Tennis” è stato purtroppo penalizzato dalla ripartizione territoriale, vedendosi superato da realtà con punteggio anche molto inferiore, ma appartenenti alle aree per cui era riservata una maggiore percentuale di risorse».
Ciò è accaduto perché dei 300 milioni di euro disponibili, ben 200 sono stati reperiti nel gennaio 2021 sul “Fondo per lo sviluppo e la coesione territoriale 2014-2020”, il quale è vincolato all’utilizzo per l’80% nella macroarea del Mezzogiorno e il restante 20% nella macroarea del Centro-Nord.
«Dispiace aver perduto questa opportunità – afferma il primo cittadino copparese -, soprattutto perché la clausola territoriale che non era contemplata nel bando di partenza».
Ciò apre una riflessione anche su altri progetti. «Il bando Pnrr Asili Nido, di cui si è molto dibattuto recentemente, prevede che il 55,29% delle risorse per le strutture di fascia 0-2 sia destinato a Regioni del Mezzogiorno. Sarebbe molto difficile inoltre colmare questo gap attraverso il punteggio, dal momento che tra i criteri di valutazione grande importanza viene assegnata, con ben 45 punti, “all'assenza o grave carenza di servizi educativi, sia pubblici che privati nella fascia 0-2”. Una carenza che non riscontriamo nel nostro territorio, dove invece i dati ci parlano di una curva demografica negativa: dagli 88 nati del 2012 siamo arrivati ai 70 del 2021, passando per i 54 del 2016 e i 40 del 2020».
 

Ultimo aggiornamento

30/03/2022