COPPARO OMAGGIA LE VITTIME DEL COVID

Bandiere della casa comunale listate a lutto e una cerimonia alla sede di Gecim per celebrare la seconda Giornata nazionale in ricordo delle vittime del Covid. Copparo non dimentica: indelebili sono i giorni di due anni fa, quando giunsero i convogli delle bare provenienti da Bergamo.
Quello della mattina di venerdì 18 marzo è stato un omaggio semplice e intenso, con la deposizione di una corona nei luoghi in cui terminò l’ultimo viaggio di quelle madri e di quei padri, di quei familiari e di quegli amici scomparsi senza il conforto dei loro cari e affidati al saluto e alle preghiere della comunità copparese. Vi hanno partecipato il sindaco Fabrizio Pagnoni e gli operatori di Gecim, il direttore del Distretto Centro Nord Marco Sandri, il comandante della stazione Carabinieri di Copparo luogotenente Giuseppe Zurlo e il presidente del Radio Club Copparese e della Protezione civile Valerio Orlandi.
Il primo cittadino ha ricordato le emozioni vissute all’arrivo del primo dei tre convogli militari, il 21 marzo. «Sono stati momenti di grande dolore, per le vite perdute e per l’emergenza che correva, mieteva vittime e allora ci vedeva impotenti, tuttavia eravamo chiamati a rispondere a una esigenza sanitaria di carattere urgente – ha affermato -. Abbiamo affrontato tutti insieme la pandemia, che ha portato via 45 copparesi: 26 solo da questa stessa data dell’anno scorso. Voglio ringraziare Gecim, per lo sforzo da allora messo in campo, le forze dell’ordine, che hanno fornito il presidio al territorio e si sono distinti per azioni di solidarietà, la Protezione Civile, per l’incommensurabile impegno in ogni frangente, i lavoratori dei servizi essenziali, che non hanno mai abbandonato la collettività, e gli operatori sanitari, che hanno combattuto su tutti i fronti Covid e a cui dobbiamo veramente tantissimo».
A loro ha rivolto il primo pensiero il direttore Sandri. «Insieme a tutte le vittime del Covid, desidero ricordare tutti i sanitari che hanno sacrificato la vita, mossi dalla dedizione al lavoro, dall’altruismo e dal senso del dovere. In questo impegno ci hanno accompagnato le istituzioni: fare squadra è stata l’arma vincente per affrontare questa grande prova. È stata tracciata la road map per l’uscita dall’emergenza, ma la nostra attenzione deve essere massima».
 

Ultimo aggiornamento

18/03/2022