IL GIORNO DEL RICORDO A COPPARO

‘Parleremo di voi sempre, ad alta voce’: alla parola, alla sua potenza evocativa e alla sua capacità di fissare la realtà oltre il tempo è stata affidata la celebrazione del Giorno del Ricordo a Copparo. Attraverso l’iniziativa del pomeriggio di giovedì 10 febbraio, in Galleria Civica Alda Costa, si è inteso rinnovare e tramandare la memoria di tutte le vittime delle foibe, della tragedia dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati.
«Ogni anno – ha salutato il sindaco Fabrizio Pagnoni – compiamo un ulteriore tratto della strada che ancora si dovrà percorrere verso una corretta lettura degli eventi storici del secondo dopoguerra e verso un pieno riconoscimento della memoria. Sarà essenziale coinvolgere in questa operazione le giovani generazioni: ora l’emergenza lo impedisce, ma speriamo di poter presto condividere con loro questi momenti di riflessione e monito».
L’appuntamento, organizzato in collaborazione con la Biblioteca comunale ‘Anne Frank’, è stato introdotto dalla neoassessora alla Cultura, Paola Peruffo. «Sono molto emozionata che la mia prima uscita pubblica sia concomitante con una commemorazione a cui tengo molto, perché tanto importante e così a lungo oscurata e trascurata – ha affermato -. Concordo che sarà fondamentale poterne parlare con i ragazzi, quando possibile, per testimoniare l'accaduto e ribadire il ruolo della memoria nella conquista e nel mantenimento della libertà e della democrazia».
Peruffo ha fornito innanzitutto un inquadramento storico, elaborato con Anna Quarzi, presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea. Ha dato conto della disumanità delle foibe, citando Pierluigi Pallante: «La foiba era il luogo in cui si usava gettare quello che non serviva più o quello che era pericoloso conservare […]: gettare un uomo in una foiba significava quindi trattarlo come un rifiuto». E ha restituito l’annichilimento delle 250mila persone della comunità italiana residente in Istria, a Fiume e in Dalmazia costrette ad abbandonare le proprie terre e le proprie case.
A seguire Francesca Buraschi ha dato lettura della poesia ‘Esuli’ di Lina Galli, dopo aver presentato il video sul Giorno del Ricordo spiegato anche ai più piccoli, Manrico Fiorini di suoi versi originali e di una poesia di Marialla di Camillo, Angela Felisatti di un brano tratto da ‘Foibe Rosse’ di Frediano Sessi. Ultima lettrice l’assessora Peruffo, che ha testimoniato di Elisa e Dante, rifugiati in un sottoscala a Torrefossa quando era piccina, e ha prestato la voce all’estratto di una lettera di Fiorenza Zabini, che ricorda Magazzino 18 del Porto Vecchio di Trieste: «Intere generazioni sono state consapevolmente tenute all'oscuro dei tragici avvenimenti che hanno sconvolto un pezzo d'Italia». Ecco perché ‘Parleremo di voi sempre, ad alta voce’.
 

Ultimo aggiornamento

10/02/2022