DOMENICA SCIOPERA ANCHE LA PISCINA DI COPPARO

Anche il Centro Nuoto Copparo aderirà, domenica 6 febbraio, allo sciopero indetto dal Coordinamento Associazioni Gestori Impianti Natatori. La chiusura riguarderà solamente il comparto piscina, mentre tennis e palestra macchine saranno regolarmente aperte.
Come spiega il CNC, negli ultimi due anni il comparto ha dovuto affrontare situazioni molto complesse legate all’emergenza pandemica. E ancora oggi, dopo una piccola risalita in fase autunnale, la situazione è molto difficile, per il dimezzamento dell’utenza dovuto alle restrizioni, seguito da un picco di contagi nei mesi di dicembre e gennaio: condizioni che hanno portato un taglio del 60% in termini di fruitori dell’impianto e di entrate economiche, già ai livelli di soglia minima di sussistenza.
Oggi si aggiunge un altro grave problema: il rincaro dell’oltre 70% delle utenze di energia elettrica e metano. «Non possiamo e non vogliamo rivalerci sulla nostra utenza, sui nostri sportivi: la loro fidelizzazione e il loro senso di appartenenza hanno permesso ai gestori di arrivare fino a qui e, dal canto nostro, i sacrifici fatti sinora sono loro rivolti – afferma il presidente Diego Petrucci -. Lo sforzo per non soccombere a tale aumento non è affrontabile, alla luce soprattutto della quotidianità della pandemia e dell’incertezza dell’andamento dei prossimi mesi».
Inascoltato in sede parlamentare, il movimento nazionale ha indetto appunto lo sciopero.
«Ringraziamo l’amministrazione comunale per esserci sempre stata a fianco – spiega il responsabile -. Questa azione di protesta non è mirata non alle amministrazioni locali, che pure stanno vivendo un periodo difficoltoso, ma vuole cercare di attirare l’attenzione statale sulla difficile realtà dei gestori degli impianti natatori».
Al fianco del Centro Nuoto Copparo si schiera il sindaco Fabrizio Pagnoni. «La piscina è un luogo di crescita sportiva e umana, di formazione – rimarca il primo cittadino -. L’emergenza sanitaria ha tuttavia picchiato duro su queste strutture e sullo sport: gli ultimi anni sono stati drammatici. Abbiamo cercato di mettere in campo gli strumenti possibili, fra sgravi, sostegni e bandi; abbiamo anche realizzato importanti lavori di riqualificazione funzionali al risparmio energetico. Non basta però. La crisi, per come si è andata delineando, può essere affrontata solo con un intervento strutturale che parta dal governo».

Ultimo aggiornamento

04/02/2022