UNA MESSA PER RICORDARE BOMBARDAMENTO DEL CAMPANILE

«Io c'ero dentro il campanile, in braccio a mia nonna, che è morta per proteggermi. Ci sarò come ogni anno: ci sarò per ricordare ancora una volta le brutture della guerra e sarò là col pensiero su quei gradini dove sono morte tutte le persone. Non importa se il campanile è inagibile: noi saremo là su quei gradini». Le vite sacrificate alle guerra e il valore assoluto della pace risuonano forti nel messaggio che ha voluto lasciare Giorgina Bellistrazzi, una sopravvissuta al bombardamento del campanile di Copparo. Quel 30 gennaio 1945 le bombe uccisero 93 persone, fra cui molti bambini che frequentavano l’asilo, le scuole medie e superiori presenti nella canonica.
La terribile tragedia che ha segnato la storia del paese è stata commemorata, nel 77° anniversario, dalla messa celebrata don Daniele Panzeri, alla presenza del sindaco Fabrizio Pagnoni, affiancato dal presidente del Consiglio comunale, Alessandro Amà, e del comandante della Stazione Carabinieri, luogotenente Giuseppe Zurlo. Una cerimonia semplice, in forma ridotta a causa delle misure di contenimento della pandemia, ma sempre emozionante e toccante. Un appuntamento purtroppo privato anche del gesto della deposizione della corona all’interno del sacrario, per i lavori strutturali necessari alla sicurezza del campanile, ma ugualmente molto sentito e partecipato, a cui non mancano né coloro che sono miracolosamente scampati al disastro né i familiari di bimbi, donne e uomini dilaniati dagli ordigni e schiacciati dalle macerie.
L’arciprete copparese ha ricordato le terribili conseguenze di quell’atto di guerra e ha rimarcato come la memoria debba essere preservata e trasmessa, come monito per evitare che si ripetano queste condizioni di scontro e le azioni divisive che possono minare la vita della società. Don Daniele ha rammentato infine come proprio nel corso della cerimonia dell’anno precedente avesse annunciato le complesse condizioni della struttura, ricostruita dopo il bombardamento e inaugurata il 31 ottobre 1954 da una comunità che aveva saputo risollevarsi da tanto dolore e tanta distruzione. Oggi sono in corso gli interventi e la speranza è quella di poter restituire a Copparo il suo simbolico campanile.
 

Ultimo aggiornamento

31/01/2022