PNRR: DISTRETTI CIRCOLARI. LA SFIDA VERDE DEI TERRITORI

‘Pnrr: distretti circolari. La sfida verde dei territori’: il convegno organizzato dal Comune di Copparo venerdì 5 novembre, nella sala convegni Berco, ha registrato un ottimo riscontro e ha delineato i possibili sviluppi di un polo territoriale capace di coniugare crescita e salvaguardia ambientale. «I territori possono giocare un ruolo propulsore del Piano di Ripresa e Resilienza in tema di rivoluzione verde e transizione ecologica – ha rimarcato nelle conclusioni all’assessore regionale l’Ambiente Irene Priolo -. L’economia circolare non è solo la teoria di un sistema economico ma deve soprattutto essere un’efficace strategia industriale tesa a trasformare gli scarti in risorse da restituire al pianeta, guardando sempre alle generazioni future. La Regione sta facendo la sua parte con una pianificazione, anch’essa circolare, dei rifiuti, dell’energia, della qualità dell’aria e delle acque: istituzioni, imprese e cittadini devono perseguire insieme questo risultato».
Dopo il saluto dell’ad Berco, Piero Bruno, l’apertura è stata affidata al sindaco Fabrizio Pagnoni, che ha sollecitato «un necessario cambio di passo, proprio oggi, perché questo ci richiede la situazione» e ha dato il via agli interventi dei relatori, che hanno definito il futuro dell’area Crispa come polo di sviluppo territoriale improntato all’economia circolare: il digestore, i cui lavori partiranno a breve, per terminare nel dicembre 2022, il centro del riuso, l’essicamento fanghi, l’impianto fotovoltaico ne sono alcuni tasselli.
Mario Sunseri, che per SGI Ingegneria Ferrara ha predisposto lo studio d’impatto ambientale del digestore, ha dato conto di un iter complesso, della durata di due anni, a garanzia di come il nuovo impianto si inserisca in maniera calibrata, attenta e verificata. La struttura prevede la produzione di biometano, pronto per essere inserito in rete, il compostaggio di qualità del digestato e una viabilità già regolamentata in termini di traffico. Giuseppe Zanardi di Calabra Maceri, società realizzatrice dell’impianto, ha evidenziato la moderna tecnologia utilizzata, al 100% italiana, e la peculiarità del brevetto che consente elevate performance in termini di produzione di biometano: circa 3,5 milioni di mc a fronte di 60.000 tonnellate di rifiuto organico in ingresso. Per impianti analoghi hanno ottenuto, primi in Italia, l’omologazione da parte del GSE per la successiva immissione in rete, che avviene da oltre due anni.
Alfredo Amman, direttore generale di Clara, ha evidenziato il ruolo attivo del gestore, in particolare attraverso il riuso, con tutte le sue potenzialità: prevenire il passaggio da oggetto a rifiuto, riutilizzo di tipologie di oggetti, correlazione con il mondo sociale e del volontariato, formazione scolastica nell’ambito tecnologico. Ciò si inserisce nei tre macro obiettivi di Clara, perseguibili anche attraverso le risorse messe in disponibilità dal Pnrr: impiantistica nel polo Crispa, con rimodulazione dei processi logistici, utilizzo di ecofuel su mezzi di logistica e servizio raccolta, promozione di azioni e cultura della prevenzione.
Filippo Maida di AGquadro ha esposto una tecnologia innovativa per l’essicamento fanghi: serre riscaldate dall’energia solare, soluzione impiantistica non energivora come i tradizionali impianti, dai bassi costi di gestione e manutenzione e dotata di un sistema di controllo e mitigazione dell’impatto odorigeno. Il prodotto ottenuto può avere impieghi in agricoltura, industria e recupero energetico, a fronte invece del notevole impatto dei fanghi, mediamente fra 800 e 1000 tonnellate l’anno per un centro delle dimensioni di Copparo, portati in discarica.
Riccardo Finessi, amministratore unico di Area Impianti, proprietaria del polo, ha riferito di come la società sia stata antesignana nel decidere già nel 2016 di destinare una superficie di dieci ettari all’economia circolare. E ha tracciato gli obiettivi per il polo Crispa: riconversione a tecnologia led entro il 2022, realizzazione dell’impianto di digestione anaerobica e compostaggio, sviluppo di un’area produttiva, già prevista nel Pua dell’Unione, chiusura della discarica e riconversione della superficie con l’installazione di pannelli solari, raddoppio dell’impianto secco per il trattamento dei rifiuti urbani imballaggi misti, implementazione della linea carta/cartone e centro del riuso, implementazione del cogeneratore biogas per l’utilizzo dell’energia termica finalizzata alle attività produttive.
Emanuele Radicetti, docente del Dipartimento Scienze Agrarie dell’Università di Ferrara, ha fatto un quadro della situazione legata al clima e al debito già contratto in termini di risorse naturali rinnovabili: il 19 maggio abbiamo esaurito quelle per l'anno in corso. Ha quindi illustrato le possibilità e in vantaggi, soprattutto in un simile contesto, di una agricoltura circolare, rispetto alla quale Unife si sta impegnando a livello sia di offerta didattica sia di ricerca.
 

Ultimo aggiornamento

05/11/2021