CANONE PATRIMONIALE UNICO

 

La legge di bilancio 160/2019 ha riservato importanti novità sul fronte dei prelievi sulla pubblicità e sulle occupazioni di suolo pubblico, compresi i mercati, prevedendo l’istituzione di nuovi canoni la cui applicazione è prevista dal 1° gennaio 2021.

I commi 816-836 della citata legge istituiscono dalla predetta data il “canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria”, per riunire in una sola forma di prelievo le entrate relative all’occupazione di aree pubbliche e la diffusione di messaggi pubblicitari.

Il canone è destinato infatti a sostituire:

  • la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP);

  • il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP), per i comuni che hanno istituito il canone in luogo della TOSAP, ai sensi dell’art. 63 del D.Lgs 446/1997;

  • l’imposta comunale sulla pubblicità ed il diritto sulle pubbliche affissioni (ICP/DPA);

  • il canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari (CIMP), che i comuni potevano istituire in sostituzione del tributo, ai sensi dell’art. 62 del D.Lgs 446/1997;

  • il canone per l’occupazione delle strade, cosiddetto non ricognitorio, previsto dall’articolo 27 del codice della strada.

I commi da 837 a 845 istituiscono il “canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate”, che dal 2021 sostituisce la TOSAP, il COSAP e, limitatamente ai casi di occupazioni temporanee, anche la TARI temporanea o la tariffa corrispettiva. Quest’ultimo si applica in deroga alle disposizioni concernenti il canone patrimoniale per l’occupazione di aree pubbliche e per le comunicazioni pubblicitarie.

Per gli EE.LL. con il 2021 , si apre l’opportunità di rivedere il settore dei c.d. “tributi minori” spesso segmentati e non armonizzati e caratterizzati da un’attività amministrativa dedicata al rilascio di atti (concessioni e autorizzazioni) non sempre collegate alla gestione delle relative entrate. Con il Canone patrimoniale unico ci si propone di condividere le diverse fasi di gestione della nuova entrata, per cui agli atti di concessione o di autorizzazione dovrà essere allineata la relativa richiesta di pagamento.

Il Regolamento sarà lo strumento indispensabile per dettare tempi e competenze, armonizzando il lavoro di più settori e o uffici diversi; certo la nuova disciplina che ha introdotto il canone “unico” pecca di diverse carenze, tuttavia ha dato agli enti locali un’entrata di natura patrimoniale ovvero uno strumento che permette di esprimere quell’autonomia e potestà regolamentare spesso riduttiva;

con il regolamento si propone di gestire le diverse fasi, correlando il rilascio degli atti alla richiesta di pagamento; gestire e tutelare il patrimonio comunale e il decoro urbano; contemperare gli interessi della collettività con i benefici economici delle iniziative private prevedendo un impianto tariffario equilibrato.

Il regolamento per l’applicazione del canone unico patrimoniale si articola nei seguenti punti principali:

TITOLO I: disposizioni sistematiche relativa al canone di cui alla legge 160/2019

TITOLO II: disciplina del procedimento amministrativo di rilascio delle occupazioni di suolo pubblico, tenuto conto dell’organizzazione interna degli uffici del comune. Il titolo definisce

modalità e termini di presentazione delle istanze nonché le dinamiche connesse alla modifica, sospensione, revoca e decadenza

TITOLO III: : disciplina del procedimento amministrativo per il rilascio delle autorizzazioni pubblicitarie, tenuto conto dell’organizzazione interna degli uffici del comune. Il titolo definisce modalità e termini di presentazione delle istanze nonché le dinamiche connesse alla modifica, sospensione, revoca e decadenza

TITOLO IV: definisce il sistema tariffario per la determinazione del canone di occupazione e di esposizione pubblicitaria definendo le categorie del territorio, le competenze della giunta comunale e i limiti minimi e massimi per la determinazione dei coefficienti (fissati dall’ente con Regolamento), Il titolo racchiude la disciplina delle esenzioni e riduzioni

TITOLO V: disciplina il servizio delle pubbliche affissioni

TITOLO VI: norme relative alla riscossione, ordinaria e coattiva, disciplina dell’accertamento esecutivo patrimoniale e al sistema di indennità e sanzioni definite dalla legge 160/2019

TITOLO VII: individuazioni di particolari tipologie di occupazioni

TITOLO VIII: individuazioni di particolari tipologie di esposizione pubblicitaria

ALLEGATO A: classificazione delle strade, aree e spazi pubblici

ALLEGATO B: Determinazione delle tariffe ordinarie e dei coefficienti moltiplicatori e Tabella dei coefficienti di valutazione economica per le specifiche attività esercitate dai titolari delle concessioni e delle autorizzazioni

Il regolamento disciplina il canone in modo da garantire gli equilibri del gettito di entrata, nei limiti della disciplina di legge, con l’obiettivo di mantenere il valore del canone dovuto analogo al livello di pressione impositiva raggiunta con il prelievo precedente

 

CANONE MERCATALE

 

Il regolamento per l’applicazione del canone di concessione dei mercati, che si compone di 25 articoli che sviluppano :

il nuovo canone sulla base dell’articolazione territoriale prevista per il canone unico di occupazione,

in merito alla procedura amministrativa rinvia alle regole approvate nei diversi regolamenti comunali relativi al commercio su area pubblica

determina l’impianto tariffario (i limiti minimi e massimi per la determinazione dei coefficienti (fissati dall’ente con Regolamento) definizione delle regole relative alla riscossione, ordinaria e coattiva, disciplina dell’accertamento esecutivo patrimoniale e al sistema di indennità e sanzioni definite dalla legge 160/2019.

 

Ultimo aggiornamento

08/07/2022