SAN BIAGIO NEL CUORE DEL TERRITORIO RIONALE DEL CRUSAR

Si è festeggiato, mercoledì 3 febbraio, san Biagio, patrono del Rione Crusar. La giornata è iniziata con la funzione religiosa più suggestiva e tradizionale nella chiesa all’interno dell’antica tenuta di Zenzalino, aperta per l’occasione dalla famiglia Viani.
Un’occasione particolarmente sentita che ha il suo cuore in quello che era un borgo popoloso e laborioso. «Ancora oggi – spiega Antonio Viani – questa ricorrenza rappresenta un modo per reincontraci fra gli ormai figli e nipoti di coloro che abitavano a Zenzalino, che erano soliti giungere anche da varie città d’Italia prima dell’emergenza sanitaria. Un modo per rinsaldare legami all’insegna del patrono».
La messa, a cui ha partecipato l’assessore all’Associazionismo Bruna Cirelli, è stata presieduta da don Piergiorgio Mancin, che ha ricordato la pandemia «C’è la malattia certo, ma non disgiunta dalla speranza: nella malattia troviamo la conferma della nostra fragilità, ma non la disperazione. Abbiamo bisogno di cure al corpo e all’anima, per avere guarigione e salvezza». Ha affermato il parroco, che ha invocato la mediazione di san Biagio.
In chiusura la contrada gialloblu ha dato appuntamento al pomeriggio, per la messa nella chiesa parrocchiale di Copparo, seguita dalla benedizione delle gole. «Sono ormai 15 anni che ci riuniamo nella chiesa di Zenzalino, che fa parte del territorio rionale – spiegano -. Siamo stati il primo rione di Copparo a riscoprire la tradizione del patrono. Solitamente alla cerimonia religiosa seguiva il grande raduno giovanile di sbandieratori e musici e la festa in sede. Quest’anno non sarà possibile proseguire organizzare tali eventi per l'emergenza sanitaria, ma la contrada non rinuncerà sabato alla donazione di sangue ‘Crusar per Avis’, nella speranza di tornare quanto prima alla normalità».
 

Ultimo aggiornamento

04/02/2021