GECIM INCREMENTA L’ATTVITÀ DI CREMAZIONE

L’ordinanza numero uno che ha firmato lunedì 11 gennaio il sindaco Fabrizio Pagnoni stabilisce che «Gecim Srl, per far fronte all’emergenza sanitaria in essere, compatibilmente con le capacità di gestione interne, possa e estendere fin da oggi a 24 ore giornaliere il funzionamento dell’impianto di cremazione di Copparo al fine di poter incrementare il numero di cremazioni».
La urgente e temporanea modifica dell’Autorizzazione Unica Ambientale, di cui è stata inoltrata richiesta a Comune e all’Agenzia Regionale per la Prevenzione e l’Ambiente, consentirà al Giardino della cremazione di incrementare la propria attività. Ciò per far fronte alle numerose richieste, provenienti anche da fuori regione, e in particolare dal vicino Veneto, legate all’emergenza sanitaria in corso.
Si tratta della seconda volta in questa pandemia. La prima a fine marzo, quando, nella profonda commozione di tutto il Paese, anche a Copparo fu affidata la triste incombenza dell’ultimo saluto delle vittime di Bergamo e di Vo’ Euganeo: le immagini sono ancora vive nella mente e nel cuore dei copparesi. Con il miglioramento della stagione estiva la situazione era tornata alla regolarità, tanto che ad inizio agosto Gecim aveva provveduto a comunicare all’Amministrazione comunale e ad Arpae il rientro alle normali condizioni di esercizio dell’impianto.
Ora la situazione epidemiologica ha necessitato un nuovo temporaneo incremento delle cremazioni, per dare risposta alle esigenze determinatesi e rinnovando l’impegno, preso già durante la prima fase, in accordo con prefettura e le forze dell’ordine, di contribuire per quanto possibile a ridurre le difficoltà delle aree più colpite accogliendo all’impianto di Copparo i feretri destinati alla cremazione. Nelle ultime settimane sono infatti fortemente aumentate le richieste.
«Come già a marzo, questo è uno degli atti che mi sarei augurato di non dovere mai firmare – afferma il sindaco Pagnoni -. Provvedimenti simili sono la cruda e dolorosa prova di quanto la pandemia rappresenti ancora una minaccia presente e temibile. Non ce ne dobbiamo tuttavia sottrarre per quel senso di responsabilità e di solidarietà che ci unisce tutti in un momento tanto difficile. Forniremo un servizio incrementato, per cui dobbiamo ringraziare tutti gli operatori di Gecim, che mai, anche nel periodo più penoso e critico, si sono tirati indietro. E come in passato la comunità saprà stringersi intorno alle vittime che se ne sono andate senza il conforto dei loro cari e alle famiglie che sono costrette ad affrontare una simile terribile pena».
 

Ultimo aggiornamento

12/01/2021