COVID, MESSE A DURA PROVA LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE

Non solo palestre e piscine. Le misure anticovid hanno un pesante contraccolpo anche sulle associazioni sportive. L’Amministrazione comunale le ha volute incontrare per conoscere condizioni ed esigenze delle società la cui attività, fondata prevalentemente sul volontariato, rappresenta un presidio fondamentale per la salute e la socialità del territorio copparese.
«È importante per noi sentire le vostre voci e le vostre necessità – ha affermato l’assessore allo Sport, Bruna Cirelli -. Intendiamo esservi vicino in questo periodo molto duro e impegnarci perché, quando arriverà il momento, si possa riprendere tutti, evitando una desertificazione del panorama sportivo e associazionistico, in particolare a salvaguardia dei nostri giovani». Il primo input dell’assessore Cirelli è venuto in merito all’utilizzo dei residui legati ai voucher dello sport, che potrà essere destinata alle associazioni e società sportive dilettantistiche operanti sul territorio e iscritte a Coni e Cip, ammesse ai sensi della clausola di garanzia di cui il Comune di Copparo si è avvalso. «Vi invito a candidarvi a queste somme, che saranno assegnate sulla base di progettualità: siamo a disposizione per fornire assistenza». L’assessore al Bilancio, Simone Grandi, ha messo a fuoco altre opportunità. «È nostra intenzione  riproporre il bando per il sostegno al pagamento della Tari anche per la terza rata e, in caso di mancata adesione alle due precedenti fasi, per il recupero del pregresso – ha spiegato -. Allo stesso modo, stiamo attivandoci per rinnovare la risoluzione adottata nella fase 1 di azzeramento dei canoni di affitto degli impianti sportivi comunali. Inoltre stiamo valutando un bando relativo alla manutenzione delle strutture. Siamo consapevoli dei vostri sforzi e vi saremo accanto».
Il filo conduttore emerso fra le società presenti al tavolo su piattaforma Zoom è stata proprio la difficoltà di far fronte alle spese di manutenzione degli impianti, nonostante la sospensione delle gare e senza il sostegno di entrate.
I primi a metterlo in luce Luca e Alex Dalconi degli Amici di Stefano 2017. «La struttura è importante e mancano le entrate. È oneroso inoltre il preciso rispetto delle misure che stiamo mettendo in atto: tutt’ora gli allenamenti vengono effettuati su quattro giornate, in piccoli gruppi, senza contatto, facendo le docce a casa e sanificando gli spogliatoi. Siamo molto attenti e per questo ci amareggia l’episodio accaduto all’inizio della stagione».
Stessa situazione per il Coccanile Calcio di Riccardo Buzzoni. «Siamo riusciti a iscriverci al campionato, con tutti i costi del caso: abbiamo giocato una partita sostenendo spese considerevoli, per tesseramento, registrazione, gel, sanificazione e quant’altro».
Paolo Occhi ha ribadito le medesime difficoltà per la Tamarese, a livello amatoriale, e definito una condizione complessa per l’Antares Basket. «Abbiamo seguito tutte le indicazioni: abbiamo iniziato l’attività, ma poi alla chiusura abbiamo deciso di restituito le quote, perché anche le famiglie sono messe a dura prova».
Scelte etiche anche per il Copparo Volley. «Siamo partiti anche noi – Mirco Sivieri -, ma al momento della stretta abbiamo deciso di non proseguire le attività che fino all’under 19 avrebbero potuto continuare, poiché la federazione le ha riconosciute di interesse nazionale. Non ci è sembrato corretto andare in palestra e aumentare il rischio di contagio, che potrebbe avere ripercussioni forti sulle famiglie, ad esempio su quelle che gestiscono attività, costrette alla chiusura in caso di quarantena. Difficile inoltre la ricerca degli sponsor per la serie C».
Diversa, per la natura della disciplina, la posizione dell’Invicta Podismo, che, come ha annunciato Valerio Ricchieri, è stata comunque costretta a far slittare la ‘Otto Comuni’.
 

Ultimo aggiornamento

15/11/2020