VILLA LA MENSA, È RIPRESO IL CANTIERE

Nella mattinata di lunedì 4 ottobre la ditta Sisthema ha firmato la ripresa dei lavori e riaperto il cantiere di Villa Mensa, alla presenza del sindaco Fabrizio Pagnoni, del Rup Giulia Tammiso e del direttore lavori Mauro Crepaldi.
Dopo la pulizia e riordino generale, sono programmati una serie di interventi che dovranno essere conclusi entro il 2 gennaio prossimo. A partire dal completamento del salone principale al primo piano, che sarà dotato di serramenti in legno e vetro, impianto di illuminazione, impianto di riscaldamento e raffrescamento, e dal restauro della cappella settecentesca. Nelle altre stanze allo stesso piano è prevista la chiusura di tutti gli ambienti con telai in legno e policarbonato, nonché l’ultimazione dell’accesso alla torre piccionaia.
Al piano terra sono programmati il completamento del loggiato con il ripristino della pavimentazione in cotto, della zona di accoglienza, dei servizi igienici e dell’impianto di illuminazione esterna. Nella zona ristorante si metterà mano all’installazione degli impianti termosanitari, dei serramenti, delle pavimentazioni interne, del rivestimento esterno in doghe di legno e si provvederà alla sistemazione delle aree esterne e della recinzione.
È invece esclusa da questo appalto la progettazione di arredo e allestimento degli spazi da aprire al pubblico, che seguirà i lavori.
Come si ricorderà il cantiere era stato sospeso negli ultimi giorni del novembre 2019, per consentire l'elaborazione di una perizia di variante. Il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha chiesto prima una rimodulazione del documento, quindi le relazioni del direttore lavori e del Rup. L’iter burocratico è terminato con l’approvazione della Perizia di Variante, resasi necessaria dal momento che, nel corso dei lavori, si è manifestata l’esigenza di disporre alcuni interventi volti a prevenire e ridurre i pericoli di danneggiamento o deterioramento, apportando variazioni alla tipologia di alcuni materiali di finitura, per un miglior rispetto tipologico e di preservazione del complesso, a seguito di accordi presi la Soprintendenza Archeologia e Beni Culturali della Provincia di Ferrara.
 

Ultimo aggiornamento

06/10/2020