PRONTA LA CONVENZIONE CON I NIDI DELLE SCUOLE PARITARIE

Si completa con l’estensione alla fascia d’età da zero a tre anni la collaborazione fra Comune di Copparo e le scuole paritarie sul territorio. La giunta ha infatti dato il via libera alla bozza di convenzione tra l’Amministrazione comunale e i nidi d’infanzia ubicati presso le scuole dell’infanzia paritarie ‘Divina Provvidenza’ e ‘Maria Immacolata’, per gli anni educativi 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023. Queste realtà potranno dunque beneficiare dei contributi e della spettante quota di trasferimenti statali e regionali, a sostegno delle famiglie che usufruiscono del servizio anche in tali strutture. Inoltre è previsto l’inserimento, a partire dal prossimo anno educativo, di almeno tre fasce di contribuzione differenziata, con conseguenti tre rette differenziate, che permetterà a chi presenterà l’Isee di poter usufruire di tariffe agevolate.
Si completa dunque il percorso iniziato con la convenzione con le scuole dell’infanzia paritarie private del comune. A attestare come l’Amministrazione intenda investire sulle scuole e sull’educazione come scelta strategica e prioritaria, confermando l’impegno nel proseguire l’esperienza avviata con le realtà aderenti alla Fism, attraverso la quale è stato assicurato il miglioramento dell’offerta educativa, nonché lo sviluppo e il potenziamento del sistema scolastico integrato.
«Sono molto soddisfatto del raggiungimento del nostro obiettivo relativo all’estensione delle convenzioni anche al segmento educativo zero-tre – afferma il sindaco Fabrizio Pagnoni -. Un obiettivo a cui abbiamo iniziato a lavorare da subito, nella ferma convinzione che in un ambito delicato come l’istruzione rivolta ai più piccoli l’integrazione pubblico-privato rappresenti un valore aggiunto. Lo è per il territorio e lo è per le famiglie del nostro territorio, che possono così beneficiare di un sistema sinergico, certamente migliorativo per tutti. Un passo in avanti quindi verso una collaborazione sempre maggiore, che si intende rafforzare per garantire un’adeguata offerta territoriale, per non disperdere le forze e ridurre il più possibile i costi, in particolare per le famiglie».
 

Ultimo aggiornamento

19/08/2020