COVID-19, MANCA UN PROTOCOLLO ISTITUZIONALE PER L’EXPORT

«Manca un protocollo per permettere alle aziende italiane che lavorano all'estero, talvolta esclusivamente all’estero, di viaggiare per motivi di lavoro. Nell’emergenza sanitaria ogni aspetto della vita del nostro Paese è regolamentato, ma non le misure che consentano alle nostre realtà imprenditoriali eccellenze dell’export di operare». Lo ha rilevato il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni, che, durante il ciclo di visite alle imprese del territorio, si è confrontato con questa esigenza alla Vortex Hydra. Lo stabilimento, fondato nel 1967, conta 58 dipendenti ed è all’avanguardia negli impianti per produrre tegole in calcestruzzo e nelle grandi valvole per centrali idroelettriche e paratoie per sbarramenti fluviali: lavora per il 99% con l’estero.  «La titolare, Elena Merli, ha manifestato l'assenza di misure nazionali certe che le consentano di lavorare, e dunque di dare un futuro alla sua impresa. A queste aziende, che sono il cuore pulsante dell'economia del territorio e dell'Italia intera, è mancato uno step per consentire loro di svolgere l'attività».
Nel frattempo Vortex Hydra non è stata a guardare: ha costruito un protocollo per le trasferte, condiviso con i dipendenti e con i clienti, acquisiti e potenziali, che pure soffrono delle stesse difficoltà. I lavoratori sono dotati di ‘kit Civid’, di un invito di lavoro sottoscritto dalle due parti, di un protocollo di comportamento per la trasferta, che prevede anche il monitoraggio costante della temperatura. Un protocollo funzionale che tuttavia, hanno spiegato, è monco della parte istituzionale. È necessaria una gestione dell’uscita dall’Italia e del rientro, chiara, univoca e che, pur nella totale sicurezza, consenta di lavorare, senza rimanere bloccati in altre nazioni.
«Queste imprese, così importanti per il tessuto economico italiano, non possono essere lasciate sole, senza neppure un numero di telefono dedicato – rimarca il sindaco Pagnoni -. La preoccupazione maggiore riferita è il mutare repentino degli scenari e la mancanza di una regolamentazione per viaggiare per lavoro, a fronte di decisioni improvvise, spesso retroattive e di cui è difficile venire a conoscenza se non dai media».
Una esigenza che parte da Copparo ma si estende alla penisola. «Auspico che la Regione, sensibile al tema dell’export, tanto da aver proposto il bando Digital Export, possa farsi carico di questo bisogno. Tanto più visto il ruolo del governatore Stefano Bonaccini di presidente della Conferenza delle Regioni, che invito a visitare Vortex Hydra, per recepire in loco i bisogni di questo genere di aziende».
 

Ultimo aggiornamento

04/08/2020