gli atti istitutivi

Gli ATTI ISTITUTIVI sono quelli che ci hanno permesso di arrivare fin qui.
Dietro di loro c'è un grande lavoro, politico e tecnco, e rappresentano i documenti "fondamentali" che legittimano il nostro operare.
LA CONVENZIONE
Il primo e più importante atto è la Convenzione, che "istituisce" il Corpo di polizia locale dell'Unione: nel nostro caso quest'atto dispone il "trasferimento" della preesistente gestione associata all'interno dell'Ente/Unione. La Convenzione regola i rapporti tra gli Enti che hanno conferito il servizio all'Unione stessa, che ricordiamo è Ente strumentale - giuridicamente riconosciuto (al contrario delle Associazioni, per quanto ben organizzate) - e come tale titolare di autonoma personalità giuridica.
In data 1° maggio 2011, contestualmente al trasferimento del personale, il Corpo di Polizia Municipale è entrato formalmente all'interno dell'Unione Terre e Fiumi, trasformandosi a tutti gli effetti nel Corpo di Polizia Municipale dell'Unione.
IL REGOLAMENTO DEL CORPO
(foto della Guardia Civica 1925 - Polizia municipale Torino)
Il Regolamento del Corpo è un altro atto molto importante, complementare alla Convenzione .... ma mentre questa è un atto tipico per ogni servizio che viene messo in Unione o Associazione, il Regolamento del Corpo è specifico - ovvimente - per la polizia municipale. Con questo atto si disciplina tutto quanto è l'organizzazione di quella complessa macchina (più o meno complessa ovviamente, a seconda delle dimensioni) che è la struttura di polizia locale: l'uniforme, i gradi e le responsabilità, le diverse qualifiche, il contegno ed il decoro, l'uso dei mezzi .... insomma tutto quanto regola la vita lavorativa all'interno di un Comando (e, indirettamente, i rapporti con i cittadini).
Perchè viene definita una macchina complessa rispetto ad altre pur non meno importanti? perchè è una gestione che coniuga mezzi, strumenti e persone, e farli funzionare bene tutti assieme in modo equo, responsabile ed "economico" è cosa complicata e troppo spesso sottovalutata.
Il nostro regolamento è quello che avevamo adottato mentre eravamo in Associazione, perchè la fase di transizione - in attesa di confezionarne uno nuovo - è in fondo più formale che sostanziale, in quanto il nostro lavoro non è così cambiato ed i rapporti gerarchici e le responsabilità sono solo giuridamente mutati.
