LA FONTANA MONUMENTALE TORNA A FAR BATTERE IL CUORE DI COPPARO

I copparesi non sono voluti mancare a un appuntamento particolarmente significativo per il territorio: in tanti hanno partecipato, nella serata di giovedì 29 settembre, alla restituzione della fontana monumentale dopo i lavori di restauro.
Autorità civili, militari, religiose, il mondo associativo e numerosi cittadini hanno salutato con entusiasmo il ritorno allo splendore e al funzionamento di quello che è un emblema per il comune, luogo della memoria e custode dei valori rappresentati dai nomi dei caduti nei conflitti della prima metà del ‘900.
«Il nostro essere presenti qui è il nostro essere comunità – ha aperto il sindaco Fabrizio Pagnoni -. Non vogliamo mancare nelle occasioni importanti, come questa, che ci consente di rimarcare il senso di appartenenza al nostro territorio, alla sua storia e ai suoi principi. La nostra fontana non solo omaggia i nostri caduti, ma in loro nome rappresenta un passaggio di testimone fra generazioni: i copparesi che la vollero e la costruirono, quelli che la restaurarono nel 1992, attraverso un Comitato che ci ha lasciato la capsula del tempo ritrovata, e noi che oggi la riqualifichiamo, posando la nostra capsula del tempo, affidata agli alunni della primaria. La fontana monumentale fa parte delle nostre vite e da ora ritorniamo a goderne pienamente grazie al lavoro sapiente di numerosi professionisti».
Sono stati loro al centro della cerimonia.
A partire dai tecnici di Patrimonio Copparo rappresentati da Mauro Crepaldi e Francesca Trazzi, con la squadra di lavoro composta dagli architetti Enrico Ferraresi, Caterina Villani e Simona Cesari. Proprio Crepaldi ha segnalato come il progetto «si inserisca nel più ampio progetto di Rigenerazione Urbana, finanziato dal Pnrr, che coinvolge tutto il centro storico: centro amministrativo e di rappresentanza, economico/commerciale, luogo principale di aggregazione e soprattutto il luogo più identitario e significativo della vita comunitaria».
In tema di restauro dei materiali ha illustrato la progettazione la restauratrice qualificata Cinzia Bucchi, legata alla fontana da origini copparesi, e ha testimoniato l’opera di restauro vera e propria Natasha Poli, che ha lavorato con Alberto Sorpilli per la ditta aggiudicataria della rigenerazione della piazza Geocostruzioni. Della parte impiantistica, curata dall’azienda veneziana Forme d’Acqua (Ecosistem), ha dato conto Gianluca Orazio, con Elia Orazio che ha attivato la fontana e ha dato dimostrazione delle sue possibilità. Il comparto impiantistico, sia idraulico che elettrico, è stato realizzato con un occhio di riguardo alla sostenibilità e affiancato da una tecnologia che permette di gestire e monitorare i consumi e le funzioni anche a distanza.
Dopo i loro interventi e la benedizione di don Daniele Panzeri, il conto alla rovescia ha scandito l’accensione della fontana monumentale illuminata con i colori copparesi, per arrivare, attraverso i giochi d’acqua e i colori che potranno essere attivati, al tricolore che ha onorato i caduti, salutati dall’inno d’Italia e dall’applauso collettivo.

Ultimo aggiornamento

30/08/2024